Spesso il Profano si interroga sulle qualità che deve possedere colui che decida di intraprendere il percorso personale per diventare un Libero Muratore.
A questo proposito un testo classico come gli Statuti Generali della Franca Massoneria in Italia (1806) può essere sufficientemente chiarificativo, esponendo in forma sintetica tutte le qualità richieste per entrare a fare parte di questa nobile Istituzione.
Il Libero Muratore deve avere tutte le qualità necessarie a professare i principi e conseguire il fine della Massoneria. Deve perciò conoscere e praticare la vera morale, che suppone la cognizione e l’esercizio dei doveri e dei diritti dell’uomo.
Egli deve esser giusto, umano, sincero e soprattutto benefico ad ogni genere di persone.
La virtù, che forma il carattere proprio del Libero Muratore, deve mirare principalmente al miglioramento non meno degli individui, che della specie umana. Quindi egli impiega tutti i mezzi per ottener sì gran fine.
I mezzi possono essere o di fortuna, o di talento. E gli uni e gli altri sono necessari a quest’uopo: ma tutti i Massoni devono essere ugualmente animati e diretti dai mezzi del cuore, i quali si riducono al più sincero amore degli uomini, che parimenti chiamasi carità.
Possono quindi i Frammassoni essere o ricchi, o istruiti, o gli uni e gli altri insieme, ma devono esser sempre ed assolutamente umani e caritatevoli. E per ciò assumon tra loro il titolo di Fratelli.
Statuti Generali della Franca Massoneria in Italia – 1806
In questo modo precisiamo che per entrare in Massoneria non è assolutamente necessario disporre di notevoli risorse economiche, infatti a seconda della realtà massonica scelta i costi potranno variare, ma resteranno comunque accessibili. L’Istituzione non è affatto elitaria, essendo un contesto aperto a tutti, ma ovviamente non è per tutti.
Per maggiori informazioni:
- Statuti Generali della Franca Massoneria in Italia, Grande Oriente d’Italia, 1806.