La lettera di Albert Pike a Mazzini

La Lettera Di Albert Pike A Mazzini

In molti fanno riferimento ad una famosa lettera che Albert Pike avrebbe inviato al rivoluzionario italiano Giuseppe Mazzini, nella quale annunciava nel 1871 il prossimo verificarsi di tre conflitti mondiali ed illustrandone le segrete finalità.

La fonte più diffusa è Pedine sulla scacchiera di William Guy Carr (Pawns In The Game, 1954), in cui l’autore riferisce del contenuto della lettera, però senza citarla direttamente: “Il piano di Pike era semplice e si rivelò essere efficace. Bastava che il Comunismo, il Nazismo, lo Sionismo politico e gli altri movimenti internazionali fossero organizzati e usati per fomentare le tre guerre generali e le tre grandi rivoluzioni”.

Pawns In The Game

Sinteticamente secondo l’autore la Prima Guerra Mondiale avrebbe consentito ai misteriosi Illuminati di destituire il potere degli Zar in Russia e di procedere a trasformare il Paese grazie al Comunismo ateo, appositamente creato ed usato per distruggere gli altri governi e indebolire le religioni. In seguito la Seconda Guerra Mondiale veniva fomentata giocando sulle divergenze politiche tra fascisti e sionisti, finalizzata a portare la distruzione del Nazismo e di conseguenza aumentare la potenza del Sionismo, favorendo la nascita dello stato sovrano d’Israele in Palestina. Il Comunismo Internazionale doveva raggiungere lo stesso livello di quella dell’intera Cristianità, per poi essere messo da parte fino al suo utilizzo per l’ultimo cataclisma sociale. Infine la Terza Guerra Mondiale verrà fomentata dalle divergenze istigate tra i politici sionisti e i capi del mondo musulmano. Il conflitto dovrà portare alla distruzione sia dell’Islam che dello Sionismo politico (leggasi: Stato d’Israele). Nel mentre le altre nazioni sempre più divise tra loro, si vedranno costrette a scontrarsi fino ad uno stato di distruzione completa sia fisica, mentale, spirituale che economica.

L’autore continua citando direttamente la lettera: “La folla, riempita di disillusioni nei confronti del Cristianesimo i cui adoratori saranno in questo momento disorientati e alla ricerca di un ideale, senza sapere verso dove dirigere la loro adorazione, riceverà la vera illuminazione dalla manifestazione universale della pura dottrina di Lucifero. Verrà finalmente rivelata al popolo; questa manifestazione deriverà dal movimento reazionario generale che segue da vicino la distruzione del Cristianesimo e dall’Ateismo, conquistati e distrutti entrambi nello stesso momento”.

A sostegno delle sue teorie si presenta il documento in questione come “repertoriata nella Biblioteca del British Museum di Londra”, ora sicuramente si demoliranno le certezze di molti, ma purtroppo della lettera non ve ne è alcuna traccia in questa biblioteca.

Alcuni potrebbero credere che W. G. Carr abbia potuto accedervi prima che il museo la sopprimesse, una teoria che non regge, del resto sarebbe insolito che termini come Nazismo o Fascismo fossero già utilizzati nel 1871. Si potrebbe credere che, poiché queste due correnti sono state “create dagli Illuminati”, non sia poi così improbabile che un Massone potente come Albert Pike ne fosse a conoscenza.

Satan Prince Of This World

Se ancora non bastasse in Satana, Principe di questo mondo (Satan Prince of This World, 1966) W. G. Carr lascia intendere di non aver potuto consultare la lettera, infatti nella nota n° 9, come riportato a piè di pagina, scrive: “Il guardiano dei manoscritti ha recentemente informato l’autore che questa lettera non è catalogata nella biblioteca del British Museum. Sembra strano che un uomo colto come il Cardinal Rodriguez abbia detto che ci fosse nel 1925″.

Nel libro del Cardinale Rodriguez (1866-1958), Arcivescovo di Santiago del Cile, intitolato Il mistero svelato della Massoneria (El misterio de la Masoneria, 1925), in cui si fa riferimento al British Museum, ma riportando innanzitutto che questa lettera viene svelata ne Il diavolo nel XIX secolo. Tra l’altro citandone solo la seconda parte della lettera e, del resto, anche il prezioso “dottor Bataille” non dice proprio nulla della prima.

Le Diable Au Xixe Siecle Leo Taxil

Caso vuole che nel suddetto museo, sia stato repertoriato un altro libro famoso a quei tempi, intitolato Il Diavolo nel XIX secolo (Le Diable au XIXe siècle, 1895), scritto dal dottor Bataille. In questo testo viene evocata la lettera di cui stiamo parlando, ma appare privo dei riferimenti ai tre conflitti mondiali, forse questa potrebbe esserne la fonte originale, od almeno la sua prima evocazione nota fino ad oggi. Purtroppo il dottor Bataille è uno pseudonimo dietro cui scriveva lo screditato Léo Taxil. Il suo inganno fu pubblicamente svelato dallo stesso Taxil, la sera del 19 aprile 1897, durante una conferenza stampa presso la Sala della Geographic Society a Parigi.

Quindi ci troviamo di fronte al classico caso de “il gatto che si morde la coda”, autori che continuano a citarsi reciprocamente, basando le loro affermazioni su fonti inconsistenti, provenienti da un unico autore autodenunciatosi come mendace, il tristemente famoso Léo Taxil.

Fr∴ Arielo (Unus Ex Nobis)

Per maggiori informazioni:

  • CARO RODRIGUEZ Jose Maria, El misterio de la Masoneria, Editorial Difusion, Buenos Aires, prima edizione 1925, gennaio 1951.
  • CARR William Guy, Pawns In The Game, Noontide Press, prima edizione 1954, 2007.
  • CARR, Satan Prince of This World, Dauphin Publications, prima edizione 1966, 2014.
  • CHERMONT Frédéric, “Problèmes de documentation antimaçonnique (le cas Albert Pike)”, L’Héritage, n. 12, agosto 2017, pp. 26-28.
  • TAXIL Léo (dottor Bataille), Le Diable au XIXe siècle, Albert Guillaume, ESR Réédition, prima edizione 1895.
  • “Problemi di documentazione in alcuni libri anti-massonici”, Sodalitium, n° 70-71 (numero doppio), Anno XXXVI n. 1, Centro Librario Sodalitium, Villanova Mondovì. (CN), Settembre 2020.